1956
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Iniziano
i lavori
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1957
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6
luglio viene votato al Ministero dei Lavori Pubblici il progetto “
GRANDE VAJONT”.
15
luglio vengono autorizzati i lavori (già iniziati).
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1959
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La
S.A.D.E. chiede
l’autorizzazione per il primo invaso
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1960
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2
febbraio la S.A.D.E. inizia
l’azione di riempimento del bacino. La quota fissata è 595 m.
s.l.m. (sopra il livello del mare).
A
maggio si eleva il livello fino a quota 660 m. s.l.m.
Si
verifica la frana al lago di Pontesei (val Zoldana = Maè); si
mettono in relazione le due zone.
4
novembre si stacca una massa di circa 700.000 m3
di
materiale (fronte di 300 m) sotto il piano di Pozza
che cadono nel lago lentamente, creando un modesto movimento ondoso.
Lungo il fianco del monte TOC appare una fenditura a forma di “ M
“, che fa presagire un distacco molto grasso di materiale; questo
materiale potrebbe anche dividere il lago in due parti. Si pensa già
ad un possibile tunnel che metta in comunicazione le parti.
Il
livello del lago viene abbassato a quota 600.
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1961/62
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Nel
frattempo vengono eseguiti nuovi studi geologici e dinamici,
nell’estate del 62 si arriva alla conclusione che: la zona del Toc
dove c’è la “ M” è composta da materiale non troppo stabile
, con presenza di notevoli fenditure (spaccature), è molto
permeabile (assorbe l’acqua) ed ha scarse proprietà meccaniche
(non è elastico).
Il fronte della frana
presenta spostamenti di qualche centimetro al giorno.
In
base ai calcoli ed alla sperimentazione su modello 1:200 si arriva a
concludere che il materiale franoso si sarebbe staccato in più
riprese e che il materiale vecchio avrebbe funzionato da sbarramento
per il nuovo.
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1963
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Il
Toc è sempre sotto controllo. A metà dell’estate le piogge
cadono abbondanti, il triplo della stagione precedente.
La
sera del 9 ottobre alle 22,39 dal Toc si stacca una frana di enormi
dimensioni
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